Castelfranco di Sotto in provincia di Pisa Toscana
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Toscanabella @ www.toscanabella.com | Marco Gambassi

Comune di Castelfranco di Sotto

provincia di Pisa

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CASTELFRANCO DI SOTTO

• Il territorio del comune di Castelfranco di Sotto si estende per 48,32 kmq nella pianura che si forma tra la riva destra dell'Arno e il corso del canale Usciana, nella zona del Valdarno Inferiore. Ebbe origine come podesteria medievale e la sua estensione fu variamente modificata nel corso del tempo. Nel 1910 fu infine aggregata al comune la frazione di Orentano, staccata da Santa Croce sull'Arno. • Situata nella zona in cui si trovava intorno al Mille il nucleo più importante dei possedimenti dei conti Cadolingi, Castelfranco conobbe il suo primo sviluppo nel secolo XIII, quando, circondato di mura e di torri, il castello venne popolato sotto la spinta di concessioni e di esenzioni fiscali ai nuovi abitanti. Nel 1262 Castelfranco fu presa dall'esercito ghibellino guidato dal conte Guido Novello, vicario del re Manfredi in Toscana. Quattro anni dopo i suoi abitanti si sottomisero alla repubblica di Pisa, che li accolse sotto la sua tutela conservando loro il diritto di nominare un podestà e un notaio con la sua approvazione. Disputato dal partito guelfo e da quello ghibellino, nel 1328, durante la guerra fra fiorentini e lucchesi, il castello cambiò protettore, affidandosi a Firenze. E alla città gigliata rimase fedele anche in seguito, venendo a costituire uno dei più importanti insediamenti di frontiera dello Stato fiorentino. La piena dell'Arno del 1333 ne distrusse la cinta muraria che venne però interamente ricostruita ed è in parte visibile ancora oggi. A Castelfranco è nato il pittore Antonio Puccinelli (1822-1897). • Nel passato a Castelfranco predominavano le attività economiche di tipo agricolo: sul terreno fertile le coltivazioni di cereali e legumi si alternavano alla vite e ai prati naturali. Tuttavia la buona posizione del territorio rispetto alla rete viaria incoraggiava un discreto sviluppo dei commerci e alcune specifiche attività artigianali (tessitura di tela, produzione di armi). A partire dal secondo dopoguerra si è avuta una fase di rapida industrializzazione, particolarmente evidente nel settore calzaturiero e in quello della concia delle pelli (con relativa crescita della produzione di impianti e strumenti), dove operano un gran numero di aziende che funzionano da richiamo di manodopera di immigrazione. L'agricoltura, praticata ormai quasi esclusivamente nel territorio delle due frazioni di Orentano e Villa Campanile, produce cereali, foraggi, tabacco, ortaggi e frutta. • Al censimento del 1991 risultano risiedere nel territorio comunale 10.834 abitanti, con una densità pari a 224 unità per kmq. La tendenza demografica è sempre stata di segno positivo: dai 3.999 abitanti del 1830 si passava ai 4.621 del 1881, saliti poi a 7.046 nel 1936 (quest'ultimo incremento è però in parte dovuto all'accrescimento amministrativo); nei decenni più recenti le 7.130 unità del 1951 sono divenute 8.090 nel 1961, 10.359 nel 1971 e 10.769 nel 1981.

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